L’operazione di riallineamento dei debiti di Save che le permette di superare le turbolenze create da due anni di Covid è una buona notizia e consente di guardare al futuro dell’aeroporto e del suo indotto con una certa fiducia.
Ora Save, che esercita il governo dell’aeroporto veneziano sulla base di una concessione statale, deve condividere con la città la sua idea di sviluppo e aprire un confronto perché il quadro urbanistico sta mutando con grande rapidità.
Con il progetto del cosiddetto Bosco dello sport le aree di Save ad est della bretella ferroviaria che si andrà a costruire non saranno più edificabili. Ma le parole del Presidente Save, riportate dalla stampa soli pochi giorni fa, fanno capire come Save non abbia nessuna intenzione di rinunciare al progetto della Cittadella dello Sport. Se il nuovo piano di sviluppo aeroportuale includesse le aree di proprietà di Save ad est della bretella ferroviaria nel suo raggio d’azione, quello che è stato appena deliberato in Consiglio comunale sarebbe superato. Perché, è ben ricordarlo, il piano di sviluppo aeroportuale è approvato da Enac e il Comune non determina le decisioni di tale piano. Ci ritroveremmo quindi con le strutture sportive pagate da finanziamenti pubblici in gran parte provenienti della casse del Comune e anche la possibile edificazione di queste aree ad est della bretella ferroviaria. Ricordiamoci che queste aree erano previste edificabili nell’ottica di coinvolgere i privati nella costruzione degli impianti sportivi. E a compensazione di tali edificazioni vi era anche l’impegno a creare un bosco di circa 105 ettari (quindi di più dei 75-80 del cosiddetto Bosco dello sport).
Purtroppo abbiamo provato ad includere nella delibera appena approvata un chiaro mandato al Sindaco di procedere al progetto del cosiddetto Bosco dello sport solo dopo aver avuto comunicazione formale da parte di Enac che le aree precedentemente denominate Quadrante di Tessera ad est della linea ferroviaria e Sfmr in fase di progettazione non rientreranno nel piano di sviluppo aeroportuale in fase di redazione. Ma l’emendamento è stato respinto. L’attuale amministrazione ha abdicato così al suo ruolo di ente di governo delle trasformazioni urbanistiche del territorio. Una scelta politica molto grave.
Ora c’è il rischio che si torni al vecchio progetto della Cittadella dello sport quindi comprensivi di edifici commerciali e non solo, con meno ettari di bosco a compensazione, con un enorme dispendio di risorse pubbliche in una fasa storica in cui le priorità sono ben altre. Una vera Caporetto per la Città. Chiediamo quindi che Save condivida la sua idea di sviluppo con la Città al più presto.