Quali i progetti per il Recovery Plan dell’attuale amministrazione? I progetti ci sono o meno? Domande molto semplici alle quali l’amministrazione continua a non rispondere cambiando le carte in tavolo ogni giorno.
“Basta bacchettate Ca’ Farsetti da chi non si accorge che i progetti che ci sono”. Queste le parole dell’assessore Zuin che si rifà al documento presentato all’ANCI alla fine della scorsa consiliatura. Peccato che sia stato lo stesso Assessore in Consiglio Comunale a dire che tale piano non rivestiva alcun valore.
L’attuale amministrazione continua a non voler condividere con la città i progetti che si hanno intenzione di utilizzare per intercettare i fondi per il Recovery e così la città rischia di perdere un’occasione unica. Un’occasione per dibattere ma, soprattutto, per fare lobby su alcuni progetti specifici condivisi in un momento dove al governo siedono forze politiche che in Consiglio Comunale sono di maggioranza e opposizione. E’ inaccettabile mantenere allo scuro la città sull’insieme dei progetti che si vorrebbero finanziare con i fondi del Recovery Plan. Un grave errore che rischia di pagare la Città tutta.
Ma riavvolgiamo il nastro.
In campagna elettorale Il Sindaco annuncia progetti per 3.8 miliardi di euro pronti a concorrere per il Recovery plan. Progetti dei quali chiedemmo conto subito dopo le elezioni con un’interrogazione il 23 novembre firmata da tutta l’opposizione
Zero risposte.
Trapelavano solo indiscrezioni mezzo stampa e infatti si ricorse ad un accesso agli atti. Ma per discuterne si dovette attendere un consiglio straordinario convocato grazie ad una raccolta firme di tutta l’opposizione.
E arriviamo al 4 marzo, consiglio straordinario al quale il Sindaco non partecipò nemmeno e nel quale l’Assessore Zuin affermò: “Con e-mail del 10 settembre 2020, ANCI ha invitato tutti i Sindaci delle città metropolitane a inviare le proposte progettuali, compilando l’apposita scheda predisposta dall’Osservatorio Smart city di ANCI entro il 17 di settembre. Per rispondere all’invito di ANCI, la città metropolitana di Venezia ha inviato Trascrizione ed elaborazione a cura di trenta schede, per un importo pari a 3,8 miliardi di euro”. l’Assessore Zuin sottolineava che non si era avuto nessun riscontro tanto che dichiarò: ” si riparte da zero e c’è la piena volontà di coinvolgere il Consiglio in queste scelte.” E così si tolse dal tavolo del confronto il suddetto documento. Nel corso del dibattito si rimandava la discussione a quanto si sarebbe conosciuto il PNRR e chiedevo “un percorso articolato fatto nelle diverse commissioni anche con audizioni di associazioni di categoria e altri enti intermedi”
Nell’ultimo Consiglio comunale (29 aprile) si è avuta l’opportunità di discutere dell’interrogazione presentata lo scorso novembre. L’assessore alla domanda precisa “su quali progetti si ha intenzione di puntare”, non ha ritenuto di rispondere sottolineando solo che da Roma non era arrivata nessuna richiesta.
Inutile dire che tale risposta è politicamente senza senso e cela, malamente, l’idea da parte della giunta di non condividere i progetti, azzerare la discussione in città e continuare a governare in maniera opaca.
Intanto le opposizioni hanno presentato un documento sul Recovery trasmettendolo anche a Roma, documento che presenta asset strategici precisi (casa, ambiente, lavoro), diversi progetti alcuni dei quali corredati da schede progettuali puntuali.