Purtroppo il piano straordinario collegato al Recovery Fund per cercare di far ripartire l’economia europea, italiana e veneziana naviga in acque burrascose.
L’Europa deve confrontarsi con i veti di Ungheria e Polonia. A Roma il modello decisionale non è ancora chiaro. E a Venezia?
Il Comune ha predisposto un piano da 3,9 miliardi, annunciato durante la campagna elettorale, ma che è ancora sconosciuto. Oggi, in particolare su “La Nuova Venezia”, si ricorda come io abbia presentato, come primo firmatario, già lo scorso 23 novembre un’interrogazione, sostenuta da tutta l’opposizione, per chiedere una cosa molto semplice ovvero che questo piano “venga resa pubblico”.
L’obiettivo è dibatterlo in Consiglio Comunale e più in generale coinvolgere la città in questa occasione unica per cercare di correggere un modello di sviluppo che ha dimostrato tutte le sue debolezze. Come ho ripetuto più volte in campagna elettorale non andrà tutto bene se le cose torneranno come prima.