I dati sulla diffusione del Coronavirus sono in costante peggioramento in tutta la Regione, ma soprattutto nella Città Metropolitana. Purtroppo, nonostante le numerose sollecitazioni in tal senso, non esistono dati disaggregati per il Comune di Venezia che consentano di valutare con chiarezza la gravità della situazione in città, ma stando a quelli emessi da Azienda Zero il Veneto ieri ha contato 4.197 nuovi casi di positività (605 nella nostra Provincia) e 148 decessi.

A seguito di un trend negativo che dura da più giorni il presidente Zaia ha emesso un’ulteriore ordinanza restrittiva anti assembramenti che entrerà in vigore alla mezzanotte di oggi e che si somma ai provvedimenti già in vigore come la sospensione di ogni attività chirurgica programmata che preveda il ricorso in terapia intensiva post-operatoria, fatta eccezione per le emergenze-urgenze, come gli interventi per incidenti, ictus e infarti. Questo per non occupare posti nelle terapie intensive e reggere la nuova ondata del Covid.

Lo abbiamo ripetuto mille volte: in questa situazione pandemica ci vuole da parte di tutti un’assunzione di responsabilità.

Ma cosa si sta facendo per contrastare le violazioni dei provvedimenti in vigore? Siamo tutti testimoni quotidianamente di comportamenti irresponsabili: non si tratta di mettere in essere uno stato di Polizia, ma di intervenire per salvaguardare la salute di tutti e la possibilità per il maggiore numero di imprenditori di tenere aperte in sicurezza le proprie attività.

Per questo il 9 dicembre ho presentato assieme agli altri consiglieri del Partito Democratico un’interrogazione per ottenere da parte del Comando della Polizia municipale una relazione in cui si dia conto dei controlli effettuali e delle eventuali violazioni alla disciplina anticovid rilevate, dei contesti in cui si sono verificate e di quanti siano stati i provvedimenti sanzionatori adottati dal mese di marzo ad oggi anche in vista delle imminenti festività.