Uno dei temi sui quali il Sindaco uscente ha dimostrato maggiore inadeguatezza è quello delle politiche culturali.
Nella città storica tutto è banalizzato in grandi eventi destinati al turismo di massa. A Mestre invece tutto si conclude in calendari di iniziative dove il protagonismo delle associazioni è mortificato in rassegne senza anima, perché il coordinamento del Comune è teso solo ad apporre loghi come le Città in Festa.
Intanto ci sono sempre meno spazi (emblematico il caso dei teatri) e quelli esistenti sono affidati con bandi annuali che, ovviamente, non permettono nessun tipo di programmazione e crescita.
E luoghi e istituzioni come il Centro Culturale Candiani o la Fondazione Bevilacqua la Masa sono depotenziati nel personale e nelle risorse, il tutto in mancanza di idee e strategie.
Eppure la Cultura è una leva fondamentale da attivare per processi di rilancio e rigenerazione di molti settori. La produzione culturale della nostra Città, che nella varietà ha il suo punto di forza e di ricchezza, va supportata e incentivata: Archivi, Biblioteche, Musei, Teatri, Cinema, Gallerie, Università, Istituzioni di ricerca, Associazioni, Artisti e lavoratori dello Spettacolo hanno esigenze differenti, di cui si deve tenere conto per avviare dei processi e mettere in atto delle politiche adeguate, ma vanno inseriti in un sistema integrato per cui il Comune svolga un ruolo di coordinamento e sostegno attraverso pratiche di governo chiare e trasparenti che favoriscano le connessioni tra ambiti differenti.
Abbiamo bisogno di un assessore alla Cultura che sappia fare il suo mestiere!
Qui potete leggere alcune mie proposte .https://www.giuseppesacca.it/elezioni-venezia-2020/c-come-cultura/
Non andrà tutto bene se tutto tornerà come prima.